Spese straordinarie, rimborso anche senza accordo
Spese straordinarie: rimborso anche senza accordo
La Corte di Cassazione ha stabilito che il genitore che ha sostenuto delle spese straordinarie per il figlio, anche in assenza di accordo con l'altro genitore, ha diritto al rimborso, purché la spesa sia conforme al tenore di vita della famiglia.
Nel caso specifico, la Suprema Corte si è pronunciata su un ricorso di un genitore che aveva sostenuto delle spese per scuole private e spese mediche per il figlio.
L'altro genitore, che non aveva dato il proprio consenso a tali spese, aveva sostenuto che esse erano eccessive e non necessarie.
La Corte, tuttavia, ha rigettato il ricorso, affermando che le spese erano conformi al tenore di vita che la famiglia aveva avuto durante il matrimonio e la convivenza.
Pertanto, il fatto che l'altro genitore non avesse dato il proprio consenso non era sufficiente a giustificare il rifiuto di rimborsare le spese.
Questa decisione è importante perché conferma il principio secondo cui i genitori hanno entrambi l'obbligo di contribuire al mantenimento dei figli, anche dopo la separazione o il divorzio.
Ecco alcuni consigli per richiedere il rimborso delle spese straordinarie:
Documentate sempre le spese sostenute, conservando ricevute, scontrini e fatture.
Inviate una richiesta di rimborso all'altro genitore, specificando le spese sostenute e le motivazioni che le hanno giustificate.
Se l'altro genitore rifiuta di rimborsare le spese, potete rivolgervi al giudice.
Ricordate che il rimborso delle spese straordinarie è un diritto del figlio, non del genitore che le ha sostenute.
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Salvatore Aliotta- Tel: 3355222617
Vicepresidente
Centro Studi Familia
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